adeguatezza del cappotto termico
Abito in un condominio di 7 piani, 4 appartamenti per piano, asse nord-sud.Anno di costruzione 1968.nord Italia. Propongono agli altri condomini cappotto per facciate nord e sud con due file di finestre. Spessore del materiale isolante 5 cm,rivestimento acrilico.Vorrei avere un parere in merito alla validità della proposta .Grazie
Buongiorno,
sicuramente mettere il cappotto aumenta l'efficienza energetica dell'edificio, per quanto riguarda lo spessore, come detto nella precedente risposta, è un po' esiguo. Il cappotto inoltre converrebbe essere realizzato su tutte le pareti che confinano con l'ambiente esterno e si consiglia di utilizzare un sistema che garantisca tutte le componenti utilizzate per la realizzazione del cappotto, dalla colla, al tassello all'isolante alla rasatura finale.
Inoltre le consiglio di rivolgersi ad un termotecnico per la redazione della Relazione Tecnica ex L.10/91 con la quale in base al tipo di intervento viene anche consigliato lo spessore più adeguato per poter isolare in modo efficiente l'immobile, soprattutto se si pensa di usufruire delle detrazioni del 65%.
Poi tenga conto che procedendo con l'applicazione dle cappotto, si dovranno verificare le soglie delle finestre, che facilmente dovranno essere modificate, e la possibilità di effettuare il risvolto sulle spallette e architravi di finestre e portefinestre.
Oltre a pratica edilizia, eventuale coordinatore della sicurezza, e termotecnico o tecnico abilitato per al redazione della Relazione Tecnica ex L.10/91 ed eventuali APE.
"Ricoprire" solo due delle facciate dell'edificio non ha senso, dal punto di vista tecnico e delle prestazioni termiche: il meccanismo del cappotto termico funziona se tutti i ponti termici sono risolti, e tutte le frontiere esterne sono "equamente" protette.
Inoltre, come suggerito dai colleghi, per esperienza le possiamo confermare che 5 cm sono irrisori ma che comunque la valutazione deve essere condotta attraverso apposito calcolo/progetto energetico ad opera di un tecnico qualificato.
Inoltre poichè l'interevento interessa parti comuni e si interviene sull'efficientamento energetico e rifacendo gli intonaci, è espressamente richiesto il deposito di una pratica (CILA) e del relativo progetto termico (ex. legge 10/91) poichè vi sono precisi requisiti prestazionali da rispettare (a prescindere dall'accesso alle detrazioni): srà cura del progettista e D.L. prescrivere la fattispecie dell'intervento in base al progetto.
Per completezza le indichiamo che, secondo la nostra esperienza diretta, la pellicola pittorica (o intonachino a spessore) consigliata è ai Silicati (traspirabilità, durata ecc.).
AF+G Architetti
Chi lo propone dovrebbe dimostrare la convenienza economica con i tempi di ritorno. Non so a quale normativa faccia riferimento. Per rispettare le norme vigenti e per accedere agli incentivi previsti dall'Enea occorrono ben altri spessori (circa 12 cm). Se l'intervento non riguarda anche le facciate est ed ovest, è come mettere una coperchio a metà; aumenteranno le dispersioni sui quei due lati creando rischi di formazione di muffe e condense.
Ringrazio per la risposta...conferma la mia opinione!
- anto.paglino - Mer, 11:51 -Buonasera,
come già ribadito dai colleghi per determinare lo spessore di un rivestimento esterno a cappotto, dovrà essere eseguito un calcolo termico che rispetti la normativa, in modo tale da poter usufruire delle detrazioni fiscali. Inoltre il sistema a cappotto dovrà essere eseguito su tutte le tamponature esterne dell'edificio.
Saluti
Arch. Giampaolo Brilli
Prego
- Geom. Ludrini Francesco - Ven, 20:32 -grazie per la risposta
- anto.paglino - Ven, 13:32 -